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Negli ultimi anni, dopo un periodo di stagnazione, il terrorismo islamico internazionale è riesploso, rivendicando la sua pretesa di fondare uno Stato integralmente islamico, o meglio un califfato per tutti i sunniti. La strategia dell'Isis, fin dall'inizio, è consistita nel "mettere in sicurezza il territorio" occupato nella regione siro-ira-chena e lanciare operazioni belliche semi-convenzionali contro nemici "vicini", in particolare sciiti di diversa denominazione e curdi, oggi impegnati a riguadagnare il terreno perduto e a "distruggere" lo Stato Islamico. Recentemente questo ha modificato la sua strategia di azione colpendo anche il "nemico lontano", cioè l'Occidente, come è avvenuto a Parigi il 13 novembre 2015. La strategia di portare la "guerra" in Europa e di dare avvio alla lotta apocalittica tra il vero islam e i "crociati", però, non si è rivelata vincente; al contrario, ha incrementato su tutti i fronti la lotta allo Stato Islamico e alle sue ramificazioni radicali. Il libro, oltre a trattare le questioni di più scottante attualità, studia la genesi storico-religiosa degli istituti giuridici coinvolti nel discorso fondamentalista, come l'antica dottrina del califfato. Una certa attenzione è riservata anche al mondo sciita. L'ultima parte è dedicata invece ai cristiani mediorientali, la cui sopravvivenza è messa sempre di più a repentaglio da decenni di conflitti e di ostilità nei loro confronti da parte dei movimenti islamisti.